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Le campane ed il campanile
La torre del Santuario
 

Il progetto originario dell'Arch. Callegari prevedeva la costruzione del campanile staccato dal corpo della Chiesa, appoggiato all'esterno dell'abside, sulla sinistra. L'opera non fu mai compiuta ed il tradizionale richiamo dei fedeli mediante il suono delle campane venne assolto da una piccola campanella posta in una torretta provvisoria eretta sul tetto del Santuario.

Si tratta di un bronzo di dimensioni molto ridotte, fuso con sistemi indubbiamente artigianali, senza alcuna indicazione di date o figure ed � visibile in Chiesa appesa alla parete di sinistra entrando, prima della cappella della Sacra Famiglia. Attualmente serve per segnalare l'inizio delle funzioni.

Impossibile stabilire le origini : � stato ipotizzato che fosse piazzata sulla cappelletta dove vennerinvenuto l'affresco della Madonna dei Prati ed � certamente la prima campana del Santuario. Ad essa venne affiancata, nel 1755, una seconda campana pi� grande e di perfetta fattura. La si pu� ammirare nella cappella di destra sostenuta da un trespolo in ferro battuto, appositamente allestito. Porta impresso a fusione, assieme a immagini sacre, la scritta : Ioannes Taliavini F. 1755 Ave sine labe concepta (Giovanni Tagliavini fece 1755 - Ave concepita senza peccato originale). La scritta ha la peculiarit� di enunciare il dogma della Immacolata Concezione cento anni prima della sua ufficiale definizione da parte del Papa Pio IX nel 1854.

E' anche emersa la storia di una terza campanella che vale la pena di citare per i precisi riferimenti pervenutici e data l'epoca a cui risale. Si � trovato infatti, in un documento conservato nell'archivio della Curia di Fidenza, la seguente annotazione : "3 settembre 1796. Nell'anno 1796 si � messo su il campanilino della Chiesa che serve per le Messe cambiando il vecchio rotto vi hanno aggiunto lire 13". Questo campanilino � poi stato sostituito con l'attuale campanella pi� grossa sopra descritta e ci� ad opera del Rettore Don Uriati, nel 1955 quando venne eretta la nuova torre campanaria.

Lo scampanino, usabile anche a mano e di suono molto squillante, si trova ora nella chiesa di Spigarolo, portatovi a suo tempo da Don Giuseppe Piccoli, il non dimenticato Parroco di quella Chiesa, in cambio di altra campana di 10 Kg. Regalata nel 1949 quale rottame in vita della fusione del nuovo complesso campanario del Santuario.

Nel 1911 venne dato incarico all'Arch. Uccelli di Parma di progettare il campanile per dotare il Santuario dell'elemento di cui sentiva da sempre la sofferta mancanza. Purtroppo anche quel tentativo non ebbe successo a causa dell'elevato costo dell'opera, ed il progetto rimase nel cassetto.

Fu - come detto - nel 1955 che , a coronamento dell'opera assidua e coraggiosa del Rettore Don Uriati, fu possibile dare corso ai lavori per la costruzione di un decoroso campanile e dell'impianto del concerto delle campane.

L'impresa del capomastro Alide Orsi, su progetto del Prof. Camillo Piccoli, (fratello del gi� nominato Don Giuseppe) eresse la torre campanaria, che raggiunge l'altezza, compresa la croce, di mt. 27, sulla quale, lo stesso anno, vennero issate le otto campane che la Fonderia Regolo Capanni di Fidenza aveva fuso con materiale e contributi finanziari raccolti con tanta passione del predetto Don Uriati.

Il numero delle campane risult�, per la verit�, eccedente in proporzione alle esigenze della Chiesa. Ci� fu determinato dalla imprevista massa di materiale da fusione raccolto e dalla necessit� di dover realizzare quanto i partecipanti avevano consentito con le loro generose offerte. Furono consacrate il 7 ottobre 1955 dal Vescovo di Fidenza Mons. Paolo Rota.

Ciascuna porta impresso in fusione il nominativo dell'offerente e una dedica in lingua latina.

Le prime quattro sono:

Le altre quattro:

Il 24 novembre 1955 le campane suonarono per la prima volta ed � doveroso ricordare l'ulteriore apporto generoso delle famiglie della Parrocchia per l'installazione sulla torre campanaria del castello e dei ceppi e l'acquisto delle funi per le otto campane.

Cantine Bergamaschi

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